Il perverso sistema capitalistico: IL PATRIMONIO DEI RICCHI CRESCE, ANCHE SE LA PANDEMIA INFURIA

MENTRE MOLTI LAVORATORI PERDONO IL POSTO DI LAVORO E MOLTE FAMIGLIE VANNO IN MISERIA, I RICCHI FESTEGGIANO L’AUMENTO DELLE RICCHEZZE

 

E’ NELLE CRISI DOVE I CAPITALISTI MOSTRANO LA LORO VERA FACCIA

 

Molti giornali in tutto il mondo si stanno occupando di come inaspettatamente i patrimoni dei ricchi stiano vertiginosamente salendo sfruttando il disastro della Pandemia. Leggendo gli articoli sorprende come molti giornalisti o specialisti non siano per niente indignati di questa scandalosa perversione, dove dall’altra parte sociale famiglie intere cadono in povertà con i lavoratori che perdono il posto di lavoro. Ovviamente non è questo il nostro punto di vista

Per avere un quadro di come i ricchi sfruttando anche il Covid aumentino i loro profitti riportiamo alcuni articoli interessanti sull’argomento. Il primo è della Frankfurter Allgemeine del 7 ottobre con il titolo “I ricchi diventano sempre più ricchi”. Così l’articolo: “Secondo uno studio della grande banca svizzera UBS e della società di consulenza PWC i patrimoni dei super ricchi sono schizzati alla fine di luglio 2020  ad un nuovo massimo di 10,2 bilioni di dollari”. Prosegue:  “L’analisi dei dati di oltre 2000 miliardari di 43 paesi dimostra che i super ricchi dopo la caduta delle borse in marzo hanno approfittato in larga misura del seguente rialzo azionario” … “Questo [rialzo n.d.r.] corrisponde al rafforzamento in borsa di imprese come Amazon, Netflix, Tesla e Facebook. Jeff Bezos, il fondatore di Amazon, con un patrimonio di 189 miliardi di dollari è l’uomo più ricco del mondo, seguito da Bill Gates (124 miliardi di dollari), Elon Musk (103) e Mark Zuckerberg (100)”. Prosegue poi l’articolo: “Il numero dei miliardari da allora è salito da 31 a 2186. Di questi 119 vivono in Germania” … poi ancora riguardante la Germania: “Secondo la valutazione della rivista ‘Forbes’,  Beate Heister e Karl Albrecht Junior, ereditieri di Aldi, con un patrimonio di 41 miliardi sono i tedeschi più ricchi, seguiti da Dieter Schwarz (35,6 miliardi di dollari) proprietario di Lidl e Kaufland”.

In un altro articolo apparso sul Corriere della Sera il 18 ottobre 2020 con il titolo “Covid, miliardari sempre più ricchi con la pandemia. Ecco come fanno i soldi”  Milena Gabanelli e Fabrizio Massaro completano il quadro Covid-ricchi illustrato dalla Frankfurter Allgemeine. L’articolo inizia: “Se c’è una cosa che il Covid-19 non ha fermato, è la crescita della ricchezza dei miliardari. Solo negli Stati Uniti, dal 18 marzo al 15 settembre la ricchezza di 643 persone è cresciuta complessivamente di 845 miliardi di dollari [ approfittando della caduta delle borse, come rilevato dalla Frankfurter Allgemeine – n.d.r.] Contemporaneamente 50 milioni di lavoratori perdevano il posto di lavoro”. Continua l’articolo: “Dopo gli Stati Uniti, al secondo posto c’è la Cina con 456 miliardari in elenco”… “Il Covid ha modificato anche in Cina la classifica. In testa non c’è più Jack Ma il creatore del colosso dell’e-commercio Alibaba, oggi a quota 53 miliardi, è sceso al terzo posto. E’ stato superato da Ma Huateng, presidente e ceo della Tencent, super Holding che controlla fra l’altro WeChat: a marzo possedeva 38 miliardi, oggi ha superato i 61,6 miliardi. Al secondo posto è schizzato da poche settimane Zheng Shanshan: da 1,9 a 55,9 miliardi di dollari in 

sei mesi grazie alla quotazione in borsa di due suoi gruppi, le acque minerali Nongfu Spring e la Wantai Biological Pharmacy”.

[Si noti come anche qui implicitamente si confermi la nostra analisi di sempre di una Cina assolutamente non comunista, ma capitalista. Dove lo stato con il partito stalinista al potere, dirige una gran parte dell’economia capitalista, ossia il capitalismo di stato, ma dove anche una quota di capitali viene gestita da privati n.d.r.]. 

L’articolo del Corriere della Sera prosegue poi analizzando l’andamento dei super ricchi in Russia e Italia. Poi ritornando agli Usa continua: Bezos, che è l’uomo più ricco del 

pianeta e ceo di Amazon, paga in Italia un  co.co.co  sì e no 700 euro al mese Poi prosegue entrando nell’aspetto tasse: “Quando hai tanti soldi puoi anche permetterti i migliori esperti fiscali per creare trust, scatole cinesi, veicoli offshore e spostando la residenza fiscale dove è più conveniente. Lo fa la maggior parte delle multinazionali … Microsoft ha così risparmiato 14,2 miliardi, Alphabet (Google) 11,6; Facebook 7,5. Tra i giganti del web, Microsoft è quella che ha pagato meno tasse: appena il 10% degli utili nel 2019”.

 

L’analisi dei giornali parla da se di come il perverso sistema borghese non possa assolutamente garantire la corretta giustizia e equità sociale. Milioni di famiglie che entrano in miseria mentre i pochi guadagnano milioni. E’ questa la società che vogliamo? No, assolutamente no!

 

Ma è chiaro, per cambiare la società l’umanità ha bisogno di una svolta radicale, non lamenti che chiedono ai miliardari di “essere più buoni” o ai politici di “essere più corretti”.


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