ACCORDO MERKEL - MACRON SU ESERCITO EUROPEO: DOVRANNO POI FARE I CONTI CON TRUMP

-CONTRASTI TRA BORGHESIA EUROPEA E AMERICANA-

 

LA BORGHESIA EUROPEA TENTA DI ARMARSI AUTONOMAMENTE. NEL VERTICE DI AQUISGRANA SIGLATA INTESA TRA FRANCIA E GERMANIA SU PUNTI COME: ESERCITO EUROPEO, MAGGIORE INTEGRAZIONE ECONOMICA EU, RICHIESTA SEGGIO ONU PER GERMANIA, INDIPENDENZA ESPORTAZIONI ARMI. 

In novembre dello scorso anno, all’affermazione di Merkel davanti al parlamento di Strasburgo di voler “costituire un esercito europeo” autonomo, Trump infuriato rispondeva dall’America che era meglio che gli europei “pagassero per intero le loro quote NATO” invece che pensare a queste cose. Trump contro l’esercito europeo” mette in chiaro (così come tanti altri giornali) la rivista Merkur.de il 12 febbraio. Non è solo Trump che è contro l’esercito europeo, affermiamo noi, ma anche tutti i presidenti americani suoi predecessori lo sono sempre stati. Per il fatto che nelle sporche guerre tra capitalisti che di continuo sconquassano questa società l’imperialismo tedesco ha perso la 2° guerra mondiale e da allora gli americani vincitori hanno imposto ai perdenti la loro NATO, ossia un esercito sovranazionale da loro diretto, al quale anche le borghesie sconfitte come Germania e Giappone devono sottostare ed eventualmente, con beneplacito Usa, servirsene.    

Angela Merkel esige l’esercito europeo – ma ottiene risposta negativa da Trump
Angela Merkel esige l’esercito europeo – ma ottiene risposta negativa da Trump

 

Allora perché questo vertice di Aquisgrana tra Germania e Francia, dichiarato “storico”, con rivendicazioni da parte dei due presidenti Merkel e Macron di un “Esercito europeo” svincolato dalla NATO, unito ad altre dichiarazioni di “più autonomia europea”, ecc?

In realtà le altisonanti affermazioni di autonomia militare hanno preso velocità in Europa negli ultimi tempi da quando Trump, dopo la sua elezione, ha cominciato ad imporre alle borghesie europee sue alleate, i suoi diktat per coinvolgerle contro Iran, Russia e Cina. E’ da allora che i governi tedesco e francese, entrati in fibrillazione, hanno cominciato con forza a rivendicare la propria autonomia militare. Perché da questi diktat americani le multinazionali europee ne saranno fortemente danneggiate e perderanno molti affari (e quindi molti soldi) e perciò si oppongono.   

Quindi nello scontro tra borghesie la reazione, la risposta europea è stata proprio l’organizzare in gennaio questo vertice tra Merkel e Macron per controbattere a Trump. 

Per cercare di dare uno strappo alla situazione di sottomissione militare agli Usa e impostare un processo autonomo e comune tra i due imperialismi europei. Con l’obiettivo poi, come sempre, di farsi seguire anche dalle altre borghesie europee.          

In verità è la prima volta nella storia del continente che viene espressa così chiaramente la volontà di un “esercito europeo unito”, tema principale del Vertice. Volendo esplicitare concretamente cosa significhi questa “autonomia militare europea”, detto in parole semplici sarebbe: gli imperialisti europei vogliono essere automi nelle loro decisioni di far guerre, di compiere disastri e massacri per i propri interessi in giro per il mondo, non volendo, com’è tutt’ora, essere condizionati e diretti dagli americani.  

Il vertice naturalmente, oltre al tema militare, ha trattato anche altre questioni importanti per le borghesie europee, come “una maggiore integrazione, sia economica, che a livello di scambio di funzionari a livello intergovernativo”, “rendere la legislazione delle imprese più unitaria”, “più collaborazione”, “più appoggio reciproco”, ecc. [da notare: nessun accenno al miglioramento europeo dei salari, delle pensioni, a meno precarietà giovanile europea, meno tasse sugli stipendi, e così via]. 

Vi è stata l’intesa anche sull’argomento di una “maggiore indipendenza europea nell’esportazione di armi”, come a sottolineare che anche in questo campo non si vuol più essere condizionati dagli americani, ma “indipendenti”. Sconcertante per noi proletari questa affermazione di “libertà di esportazione di armi”, che suona così ipocrita in bocca a governi che si dichiarano baluardi della “pace”, della “democrazia”, “della civiltà” ecc. [ in realtà i dati dicono che gli imperialismi tedesco e francese, assetati di guadagni, sono già in vetta nella classifica mondiale di vendita di armamenti (cosa tenuta alquanto in ombra)].

Altro elemento di scontro europeo con gli Usa è stata la richiesta congiunta tedesca-francese di un seggio permanente tedesco all’ONU. Organismo il cui assetto politico rispecchia ancora lo schema uscito dalla 2° guerra mondiale.

Alcuni commentatori (borghesi) ritengono di vedere in questo accordo di Aquisgrana un risultato piuttosto “blando”, “debole” per l’Europa. In quanto Francia e Germania “potevano fare di più”, soprattutto a livello di integrazione politica europea. Intendendo come Macron e Merkel avrebbero potuto decidere per un maggior slancio europeo soprattutto in politica estera, oggi ritenuta piuttosto retorica. E di porre all’ONU anche la richiesta di un seggio Unico Europeo anziché solo per la Germania.

Come reagirà il collerico presidente dell’imperialismo americano Trump a fronte di queste decisioni europee? … E’ attesa la sua risposta.

Queste sono tematiche che riguardano ovviamente gli interessi dei capitalisti, è chiaro.  

 

Noi invece come lavoratori e studenti, come proletari, come classe contrapposta a quella degli sfruttatori e dei guerrafondai, in Europa dobbiamo lottare uniti e determinati sui nostri interessi di classe: contro il lavoro precario e per più salario, meno sfruttamento, e per l’indipendenza politica della nostra classe stessa.


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