CORRUZIONI E TRUFFE CONTINUE ANCHE NELLA GRANDE e (presunta) “ONESTA” GERMANIA

 

-DEUTSCH-KORRUPTION STORY-

 

Dopo la truffa della Volkswagen sulla manipolazione dei gas di scarico delle auto diesel inquinando l’atmosfera di mezzo mondo; dopo l’indagine in corso sull’export illegale di rifiuti (si sospetta anche tossici) verso la Polonia da parte delle ditte tedesche addette allo smaltimento, adesso è il grande complesso industriale Siemens con le sue ex dirigenze ad essere beccato dalla giustizia per malaffare.

In Grecia ad Atene, l’ex dirigente capo della Siemens Heinrich von Pierer è stato condannato dal tribunale a 15 anni di carcere. Con lui anche 21 altri suoi collaboratori.

Sono stati tutti condannati dai 6 a 15 anni di carcere per tangenti e lavaggio di denaro sporco  Di questi 22 manager Siemens - riporta Spiegel-Online del 2 dic. - 7 sono tedeschi. “Non ci si aspetta però che la Germania estradi i cittadini tedeschi” anche se condannati, precisa però Spiegel. Vale a dire che le autorità tedesche, anche se i responsabili di questi crimini sono stati riconosciuti colpevoli,  non consegneranno i malfattori alla giustizia greca - intende Spiegel.

Entrando nel dettaglio dei reati, il portale chiarisce che i manager Siemens avrebbero elargito copiose bustarelle a importanti dirigenti in Grecia “per accaparrarsi la digitalizzazione della rete telefonica greca” (ibidem).

Insomma, fatti di normale corruzione capitalistica, diciamo noi. “Tutto il mondo è paese” cita un noto proverbio. Visto che anche la Germania come paese affaristico appartiene al mondo della corruzione, delle truffe industriali, delle manipolazioni finanziarie, delle bustarelle.

Ma la stampa tedesca al contrario, assieme ai politici, vorrebbe far credere, è intenta nel creare invece l’immagine, nei sui articoli e reportage,  di una Germania si capitalistica, ma onesta, perbene, sensibile alle tematiche sociali, solidale. Vorrebbe far credere che il paese tutto sommato è un paese capitalista, ma “diverso”, “onesto” …

Non può essere così, naturalmente, e i fatti criminosi lo dimostrano. Anche la Germania  ha i suoi casi di truffe capitalistiche, come in tutto il mondo.

Quello che suona strano però in tutti questi fatti criminosi di malavita industrial-finanziaria tedesca, è che tutti i crimini contestati ai gruppi tedeschi, avvengono sempre all’estero, sempre fuori dal suolo tedesco, mai all’interno della nazione Germania. Se si osserva accade proprio così.

La Volkswagen per es. per la truffa delle emissioni è stata beccata in America. Ma è chiaro, logico, che il suo meccanismo truccato di emissione illegale di scarico dei diesel era già operante da molto tempo in Europa e soprattutto sul suolo germanico. Ma in Germania questo non è stato stranamente scoperto, mai, nonostante la nota severità e precisione dei tedeschi sui controlli.

Il fatto poi del sospetto di export illegale di immondizia tedesca verso la Polonia. 

Anche questo è stato denunciato dalle autorità di Varsavia, non da quelle tedesche. Anche qui: eppure i camion tedeschi pieni di presunta immondizia illegale hanno sempre transitato tranquillamente dalla frontiera tedesca verso la Polonia, ma stranamente le autorità tedesche, note per il loro rigore, non si sono mai accorte di nulla (… strano).

E la corruzione della Siemens in Grecia. Sembra che anche questo crimine abbia le sue radici in Germania ad Essen. Ma nessuna indagine è partita dalla Germania.

Anche il tragico fatto del rogo in Italia di una fabbrica ThyssenKrupp suona strano. 

Disastro avvenuto nel 2007 che ha causato la morte di 7 operai. Dove la multinazionale tedesca eludendo tutte le essenziali norme di sicurezza ha creato i presupposti per il rogo e la tragedia. Anche in questo caso non è partita nessuna indagine dalla Germania e il procedimento penale è stato portato avanti solo ed esclusivamente dalla magistratura italiana. ( …. ma la magistratura tedesca cosa fa ??? … dov’è ????)

Osservando bene questi fatti, sembra quasi che le autorità tedesche abbiano delle reticenze ad indagare scrupolosamente sul comportamento delle proprie aziende e sul mondo politico che le circonda.

E alla luce di questi fatti delittuosi, la logica domanda che viene spontanea da porsi quindi è: possibile che solo le magistrature degli altri paesi scoprano i crimini delle aziende tedesche?

L’ovvia risposta non può che essere: NO! Certo che NO!

 

Forse nascondendo questi fatti criminosi l’establishment dirigenziale tedesco cerca di accreditare la Germania come ”seria”, “unica”, “onesta”. Ma anche questa è un enorme menzogna.


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