LE MANIPOLAZIONI DEI MEDIA NELLA GUERRA CAPITALISTA UCRAINA-RUSSIA. Fondamentali per convincere il proprio popolo a combattere il nemico

 

I CAPITALISTI UCRAINI E RUSSI PER I LORO SPORCHI INTRESSI CONTRASTANTI HANNO CAUSATO LA GUERRA. CERTO NON I LAVORATORI. PER LORO SOLO DISASTRI E DISPERAZIONE.

Nello scritto del 1917 “Guerra e Rivoluzione” Lenin riguardante la guerra afferma: "Se si dimentica la storia del capitale finanziario, la storia del mondo in cui è maturata la guerra  a causa di una divisione, si arriva a far credere che due popoli che vivevano in pace, improvvisamente uno attacca l'altro e quest'ultimo si difende....

... In questo modo si dimentica tutta la scienza, le banche, si chiamano alle armi i popoli...... Bisogna difendersi, ecco tutto! ... Le guerre ... non sono il risultato della malizia dei capitalisti e delle politiche sbagliate dei monarchi. Sarebbe sbagliato vedere le cose in questo modo. No, la guerra è inevitabilmente provocata dallo sviluppo del capitalismo. ... Ed è per questo che è assurdo accusare i capitalisti di questo o quel paese. La loro unica colpa è quella di aver instaurato un sistema come quello attuale .... Se si costruiscono banche che hanno a disposizione centinaia di migliaia di rubli, se queste banche gettano sul mondo intero la rete del saccheggio bancario e poi si affrontano in un duello per la vita e la morte, di chi è la colpa? Vallo a cercare il colpevole!".     

Un’analisi che descrive perfettamente la causa anche dell’attuale conflitto in Ucraina. Poiché è nel contrasto di interessi delle varie componenti capitalistiche tra Ucraina e Russia in primo luogo, e poi europee, USA, ecc. che è da ricercarsi il motivo anche di questo ennesimo macello. E giustamente come sottolinea Lenin, va’ a capire nello scontro di interessi contrastanti tra i grandi affaristi ucraini e russi, chi ha provocato l’altro, chi ha tirato troppo la corda, chi in realtà ha cercato la guerra. L’unica cosa visibile nella tragedia Ucraina è che nel paese una parte sempre più considerevole di banche, industrie, ecc. spingono per collegarsi con l’occidente, in sostanza con il grande capitale europeo, per incrementare i loro affari. 

Questa crescente componente imprenditoriale ha ora in mano il governo e spinge per l’ingresso dell’Ucraina nella UE e nella NATO. Dall’altra, una parte minoritaria di impresari filorussi, che continua a far affari con Mosca e che nel parlamento ucraino è rappresentata dai partiti di opposizione, per lo più stalinisti, che ovviamente è fermamente contraria alla UE e alla NATO. Con l’imperialismo russo che la sostiene attivamente e vuole impedire a tutti i costi che l’Ucraina, sua ex zona nell’impero sovietico, passi definitivamente sotto controllo dei concorrenti occidentali. E’ certamente da questo contrasto radicale che è esplosa la guerra. 

E qui entrano in campo i media, potenti strumenti dei capitalisti, che nella contesa tra le due parti belligeranti devono convincere le masse a farsi massacrare.

In Ucraina si incita alla resistenza armata contro l’invasore, come se un cambio di governo da filoccidentale come l’attuale, a filorusso com’era prima, o entrare nella NATO o nella UE, per le masse sfruttate cambiasse qualcosa. 

E dall’altra in Russia, si incita a “liberare” la regione del Donbass dall’oppressione

dura del governo ucraino, come se per i lavoratori della regione essere sfruttati da un governo ucraino o russo cambiasse qualcosa.

E’ chiaro, la cosa, cioè la guerra, è qualcosa che riguarda solo le alte sfere capitalistiche, i loro grandi affari. Sono certo LORO che hanno provocato il conflitto e hanno interesse a provocarlo, per i soldi. I lavoratori con questo disastro non hanno certo nulla a che fare.

I socialmedia occidentali scandalizzati accusano la stampa russa di nascondere alle masse russe i reportage dei bombardamenti russi sulle città ucraine e le scene di disperazione. Corretto, più che giusto.

Ma, obbiettiamo noi, questo non è esattamente ciò che hanno fatto i media europei durante la guerra in Siria e Iraq? Dove le potenze occidentali, e per la precisione gli Stati Uniti, la Gran Bretagna, la Francia, il Canada e la Germania, per non perdere i propri interessi capitalistici nella zona, cercando di cacciare l’ISIS, hanno bombardato e distrutto a tappeto intere città, uccidendo centinaia di migliaia di civili? Ma queste terribili e ripugnanti immagini i media europei, che adesso si indignano per la censura russa, in occidente non le hanno trasmesse.

Come le terribili scene dell’attuale guerra in Mali, dove sono impegnati soldati

francesi e tedeschi, che per accaparrarsi la zona africana, non esitano a bombardare i villaggi ostili. Anche di queste atroci immagini non vi è traccia sui media (tutti d’accordo) tedeschi e francesi. Infatti quasi nessuno in Germania sa dell’esistenza di questa orribile conflitto, a parte i pochi interessati. Ripugnante guerra di cui noi nell’articolo La guerra nascosta in Mali condotta dai francesi e dai tedeschi  La guerra nascosta in Mali condotta dai francesi e dai tedeschi   del 2 giugno 2021 su Der kommunistische Kampf  abbiamo ampiamente documentato.

In sostanza, tra media russi che omettono la realtà, o ipocriti media europei che fanno altrettanto, non cambia assolutamente nulla.

Oggi o ai tempi di Lenin il compito dell’informazione borghese di deformare la realtà è sempre uguale, è evidente. Il loro ruolo, fondamentale per i capitalisti, è presentare un nemico (che poco prima era un amico) crudele e sanguinario, al fine da convincere le masse ad accettare la guerra e sacrificarsi … per gli sporchi affari della borghesia. 


Email

Visits

Social

Blog

Home